
Un piccolo assaggio .


Palazzo Municipale visto di notte dal molo Sanità
CATTEDRALE DI SANTA MARIA
La cattedrale di Santa Maria Assunta e di Santa Cecilia è il principale luogo di culto di Cagliari, chiesa madre dell'omonima arcidiocesi metropolitana e parrocchiale del quartiere storico Castello.
La chiesa si presenta come un connubio di diversi stili artistici e custodisce sette secoli di memorie storiche della città di Cagliari.
Costruita nel corso del 1200, in stile romanico pisano, venne elevata al rango di cattedrale nel 1258 Quando Cagliari fu capitale del regno di Sardegna al suo interno prestavano giuramento i rappresentanti dei tre stamenti (bracci del parlamento sardo).
Nel corso del '600 e '700 il tempio fu rinnovato secondo i canoni dello stile barocco.
Negli anni' 30 del '900, venne innalzata l'attuale facciata in stile neo-romanico, ispirata al prospetto del duomo di Pisa.
La cattedrale, oltre ad essere un importante luogo di culto cattolico, in cui si svolgono le principali celebrazioni dell' anno liturgico presiedute dall' arcivescovo, è uno dei più noti e visitati monumenti di Cagliari.
TORRE DI SAN PANCRAZIO
La torre venne costruita nel 1305, sotto richiesta da parte dei Pisani dall'architetto sardo Giovanni Capula, che progettò anche la torre dell'Elefante, edificata due anni dopo. Capula progettò anche una terza torre, la torre del Leone, da poco rinominata torre dell'Aquila, ed incorporata nel palazzo Boyl poiché venne in parte distrutta nel 1708 dai bombardamenti inglesi, nel 1717 dalle cannonate spagnole e infine nel 1793 dall'attacco da parte dei francesi durante il quale perse la sua parte superiore.
Successivamente venne chiuso il lato della torre che da verso Castello per ottenere abitazioni di funzionari e magazzini.
In epoca aragonese l'edificio venne utilizzato anche come carcere.
Nel 1906, ad opera dell'ingegnere Dionigi Scano, vi fu un restauro mirato a riportare la torre all'aspetto originario, soprattutto attraverso la liberazione del lato murato nel periodo aragonese.
La torre serviva come baluardo difensivo per i numerosi attacchi genovesi e moreschi. Oltre a servire come difesa era ed è ancora, insieme alla torre dell'Elefante, la porta principale per entrare a Castello.
TORRE DELL'ELEFANTE
La torre venne costruita nel 1307, su ordine dei consoli pisani Giovanni De Vecchi e Giovanni Cinquini, dall'architetto sardo Giovanni Capula, che due anni prima aveva edificato la gemella torre di San Pancrazio.
Progettò anche una terza torre, la torre del Leone, recentemente rinominata torre dell'Aquila, ed incorporata nel palazzo Boyl poiché venne gravemente danneggiata nel 1708 dai bombardamenti inglesi, nel 1717 dai cannoni spagnoli e infine nel 1793 dall'attacco da parte dei francesi durante il quale perse la sua parte superiore.
Nel 1328 venne chiuso il lato nord della torre per creare abitazioni per funzionari e magazzini. In epoca spagnola l'edificio venne utilizzato anche come carcere e alle sue porte venivano appese le teste mozzate dei prigionieri condannati a morte e decapitati nella vicina plazuela (attuale piazza Carlo Alberto), come monito.
A tal proposito si ricorda che, nella seconda metà del XVII secolo, la testa del marchese di Cea, implicato nell'omicidio del viceré Camarassa, vi rimase appesa per diversi anni.
Nel 1906, ad opera dell'ingegnere Dionigi Scano, vi fu un restauro mirato a riportare la torre all'aspetto originario, soprattutto attraverso la liberazione del lato murato nel periodo aragonese.
La torre serviva come baluardo difensivo per i numerosi attacchi genovesi e moreschi.
Oltre a servire come difesa era ed è ancora, insieme alla torre di San Pancrazio, la porta principale per entrare a Castello.
I tre lati esterni della torre furono costruiti con la pietra forte di Cagliari, un calcare bianco estratto dalle cave di Bonaria.
Il quarto lato, invece, rivolto verso Castello, è aperto alla tipica maniera pisana e mostra i quattro piani costruiti su soppalchi in legno.
La porta era ben difesa da numerosi sbarramenti, tre robusti portoni e due saracinesche, mentre la difesa dall'alto era garantita da una serie di mensole atte a reggere un'impalcatura di legno.
In altezza raggiunge 31 metri che, considerando anche il torrino, si elevano a 35.
Invece dal lato di via Cammino Nuovo raggiunge fino ai 42 metri di altezza.